lunedì 17 settembre 2007

Proclama di Indipendenza: W-Day!

Sono esattamente 25 anni che traffico nell'informatica.

Nell'83 cominciai con un incredibile Sinclair ZX81, un intero Kb di RAM e quadratoni neri su schermo (televisivo) bianco. Era un Universo.
Poi lo ZX Spectrum con cui scrissi i primi libri, quindi il salto all'adorato Amiga 500, e circa dieci anni dopo aver digitato un PRINT sullo ZX81 ecco il primo PC. Un server IBM, a memoria ricordo un Pentium 90 biprocessore con dischi di un RAID strabiliante. Da lì in poi, PC, PC e PC.

Nel '97 ho iniziato a lavorare sul serio nell'informatica, non a tempo perso come prima: ora ero un tecnico dell'Helpdesk, risolvevo problemi otto ore a giorno! Sono diventato discretamente bravo con i vari Windows e col vecchio DOS, ho risolto più problemi io che un matematico. Ho gestito dieci tecnici reggendo l'intero Helpdesk di ACEA, e a diversi tecnici ho curato la formazione. Insomma, non voglio darmi arie, voglio solo chiarire che non sono uno sprovveduto e qualunque cosa scriverò da qui in poi sarà a ragion veduta. ;-)

Ora siamo nel 2007.
Sono 25 anni che sono informatico.
Sono 10 anni che aggiusto, manutengo, aggiorno e ottimizzo PC, combatto con virus e driver, sopporto crash di sistema e reinstallazioni.
Tutta la poesia e la meraviglia iniziale sono svanite presto dal '97 in poi, Windows è riuscito a rendermi noioso e avvilente il lavorare con macchine che, confronto al mio stralodato Amiga, sono come giganti di cemento di fronte a piccoli peluche con gli occhi di bottoni; e il guaio è che mantengono anche il sex appeal dei giganti di cemento, con tutti i problemi pari alla loro dimensione. E il peluche, pardon, l'Amiga, è finito su uno scaffale accanto allo Spectrum a prendere polvere.

Poi, il miracolo: un anno fa, nell'Ottobre 2006, arriva un iMac. Per scommessa. Ho visto per errore una pubblicità scema scema in cui si vanta il fatto che il Mac non ha virus e non ha crash di sistema, non ha bisogno di driver ed è pure bello e con un decimo di cavi. Un tecnico dei PC come ero io la prende come una sfida una pubblicità così.

Invece era davvero un miracolo: adoro il mio iMac come adoravo l'Amiga, ho ritrovato la gioia di lavorare e soprattutto di creare al computer, ho sottoposto ad ogni stress la mia nuova compagna di entusiasmi e questa macchina (macchè macchina, il PC è una macchina, questo gioiello è una protesi, un portale!) ad un anno di distanza, senza un virus nè una reinstallazione (qualche crash sì però, sono stato davvero pesante nei test!) è sempre lì come il primo giorno, veloce e carica di meraviglie.

Così, finale: ad un anno di distanza dal primo contatto col Mac, a dieci anni dal catastrofico approccio a Windows, a venticinque anni dal mio primo protocomputer, ho deciso. A farmi decidere è stato Vista: ci hai mai lavorato? Fa venire voglia di uccidere qualcuno, trasforma i Pentium 4 in 486, è ridicolo e illogico come neanche un politico può esserlo. Basta. Questa è la goccia (di pipì) che fa traboccare il vaso (da notte).

Ho ripulito lo studio, ho fatto sei buste enormi di materiale informatico (per PC!), ho unito cinque PC perfettamente funzionanti, e ho cercato un amico che si portasse via tutta questa mondezza gratis. L'amico è felice, ma io di più.

Così ora ufficializzo la notizia: basta PC, al diavolo Windows, non voglio più averci a che fare, ne ho abbastanza! Da ora in poi lavorerò solo con Apple, in ufficio stanno per arrivare 10 iMac (i colleghi sono entusiasti, una volta ho portato il mio iMac in ufficio per i test e ha fatto colpo), pian piano gli ultimi due PC casalinghi li sostituirò con gioiellini Apple gettando fuori di casa gli ultimi residui di una infelice storia durata sin troppo.

Proclamo così la mia indipendenza da quella porcata di Microsoft, ora che so come dovrebbe essere un computer, ora che so che lo spirito dell'Amiga c'è ancora, continuare con i PC è davvero troppo. Basta. Grazie, Vista, per avermi convinto, grazie, Mac, per avermi mostrato l'alternativa meravgliosa.

Wow, mi sento meglio! :-)

lunedì 2 luglio 2007

Cose incredibbbili!

Veniamo al dunque.
Effettivamente la Terra è un bel posto per passarci le vacanze. O almeno così devono pensarla le zanzare, maledette loro e chi le ha programmate. Non potevano nutrirsi, che so, di forfora, e fare un rumore che allieta il sonno? Beh, ma questo è un altro discorso.
Dicevo, il bello di un posto simile è che vi accadono cose assolutamente sorprendenti, senza alcuna logica. Alcune bellissime addirittura. Ad esempio incontrare uno dei miei miti supremi, Ugo Sestieri, in biblioteca. Impossibile descriverlo se non lo si è conosciuto, diciamo semplicemente che un mondo senza Ugo è come pane e Nutella senza Nutella. Ehm, un giorno finirò in analisi per questa ossessione della Nutella. E pensare che praticamente non la mangio neanche più.
Altro esempio, da pischello sognavo di volare. A quei tempi nell'enciclopedia Conoscere la pagina più consumata era quella che mostrava il disegnino di un piccolissimo elicottero monoposto, praticamente un incrocio tra un modello radiocomandato e un megazaino da trekking con poltroncina annessa. Ora svolazzo quando voglio col parapendio, chi l'avrebbe mai detto?, e l'omino del disegno lo immagino attaccato ad Internet a vedere su Flickr le mie foto sognante. Hehee.
Ultimo esempio, il più incredibile: non solo vado un anno alla scuola di musica più divertente dell'Universo Colonizzato a studiare clarinetto, non solo alla fine dell'anno faccio lo spettacolo di rito, ma addirittura uno dei due pezzi che propongo è il mio! Ugh, è la prima volta che propongo un pezzo di Sarti ad un pubblico (beh, pubblico, oddio: contando Angela Neve e Grazia erano circa 10 persone!) ma addirittura il pezzo di Sarti ottiene più applausi del pezzo di Bach accompagnato al piano!
Tutto ciò è incredibile. Fa nulla che sono un principiante patentato, fa nulla che comunque la stecca di rito l'ho presa e anche bella impertinente (ne avevo preventivate 5, son felice lo stesso!), fa nulla che in sala c'erano 4 gatti. Ho suonato sul palco! Jazz alla Sarti!! Vacca boia, questo è più incredibile di un'astronave che va a gazzosa. Parte la base: il basso, giocherellone. Otto battute. Attacca il clarinetto con un'entrata discreta. Le note si animano, entrano gli altri strumenti e la batteria, il clarinetto gioca su ottavi a suon di swing, fraseggia con rrritmo, ed ecco il miracolo, la musica è più della somma degli strumenti, qualcuno batte il piedino a tempo! Sembra una sciocchezza, ma quando qualcuno batte il piedino a tempo o si sta annoiando (e allora va fuoritempo o si ferma dopo non più di 4 battute) o stai sicuro che poi batterà le mani. Io sono un principiante, e la mia stecca nel si acuto l'ho presentata come da manuale, nel rispetto della Convenzione di Ginevra. Ma qualche piedino l'ho visto segnare il tempo, la pianista (che poverina s'è annoiata a tutte le prove dei pezzi di clarinetto e piano) mi ha detto entusiasta che il brano le è piaciuto molto, e -cosa più importante di tutte- una certa signorina di cinque anni e mezzo ha detto che sono stato bravissimo.
Beh, suddetta signorina, nonché erede unica dello sterminato Impero Sartolino, mi ha aiutato enormemente: le ho spiegato prima del concertino che avrei fatto due pezzi difficili, e che potevo cavarmela solo se lei mi aiutava battendomi il tempo: anche piano piano col piedino, io l'avrei sentita lo stesso, e avrei suonato bene.Poverina, per vari motivi quando ho suonato io Angela l'ha presa in braccio: i piedini non arrivavano più a battere il tempo, così in un lampo di genio mi ha aiutato battendo pian piano le mani. E io ho suonato bene. :-)
Ce l'ho fatta. Sembra una cosa normale, simpatica ma banale, invece per me conta molto. Sul palco ci sono stato diverse volte, eppure mi prende un mostro sullo stomaco al pensiero, prevedo catastrofi ed errori, il panico è seduto in prima fila, guarda e affila i denti mentre si lega un tovagliolo al collo. Invece ho suonato, ce l'ho fatta, reeee dorè, ho superato il si ulfido, e addirittura ho suonato uno strumento ostico presentando un pezzo mio. Che altro vuoi dalla vita?
La prossima volta galleggerò nello spazio giocando a carte con un metanoide. Sì, la Terra è un posticino simpatico dove l'Ente Turismo fa del suo meglio per non farci annoiare, nel bene e nel male. ;-)
G!

venerdì 16 febbraio 2007

...Dichiaro aperta la seduta.

Beh, un altro passetto è fatto.
Ho aperto un blog qui. Certo, avendo già un blog in MSN Spaces e uno in www.giannigianni.com mi pare scemo aprirne un altro, ma il piano strategico è geniale: abbandonare MSN, prima di tutto perché è Micro$oft e secondo perché è visibile solo agli utenti di Microsoft Messenger, trasformare www.giannigianni.com in un sito utile cancellando il pessimo bloggaccio che c'è ora, e da lì mettere i link a questo blog, a un photocast, a un servizio di download per file pesanti. Ho già un foglio imbrattato con una specie di programma per come cambierò il mondo con queste operazioni, e forse un passetto per volta riesco a farcela.

Passi piccoli però: qui ho già smadonnato per creare il blog, una volta fatto l'account ho creato immediatamente www.giannisarti.blogspot.com (non ho mai fatto nulla col mio cognome, di solito uso il nome: la colpa è di Vì che mi ha traviato!) e poi non sono più riuscito ad entrarci. Beh, una volta perse le speranze ho risolto il problema ed ora ecco qui il blog. Sia ringraziato il santo protettore dei santi protettori.

Evviva, ora che c'è il blog ufficiale, ora che ho postato un messaggiaccio qualunque più che altro per crearmi un ponte verso questo sito, ora dichiaro aperta la seduta. I prossimi passi saranno allargare il blog, "popolarlo" direi in gergo tecnico, e creare la prima pagina seria di www.giannigianni.com che punti proprio qui.
Una volta fatto questo, potrò cancellare questo post scemo. :-)

Augh.

G!