mercoledì 20 agosto 2008

Post per travianati




Fantastico!!

Travian, un giochetto online dove si passa il tempo a guardare semplici numeri sullo schermo che cambiano, in una grafica che definire lobotomizzata è poco.
Eppure è fantastico: abbiamo un'alleanza, una piccola società perfetta, la più bella dei sette mari -pardon, sette server- e la abbiamo battezzata AllePanza. Per puro caso sono il Fondatore, e con una sessantina di persone sparse per l'Italia abbiamo creato una rete di amicizia e solidarietà che è difficile da immaginare dal di fuori... Nell'immagine qui a fianco c'è la prova, un alleato subisce degli attacchi cafoni e tutti hanno partecipato mandando rinforzi. Mi aspettavo un migliaio di soldati in tutto e invece... Hehee... E altri stanno ancora arrivando!!

...Mi immagino una versione moderna di questo giochetto: si tira avanti una famiglia anziché un villaggio, e quando il giocatore viene licenziato tutti i colleghi mandano rinforzi in generi alimentari e collette aziendali... Sarebbe bello... :)

Grazie a tutti gli AllePanzuti!

venerdì 23 maggio 2008

Crisi e telecomandi


Avevo sentito parlare della crisi dei quarant'anni, ma me l'aspettavo diversa.

Non è una crisi.

Oddio, la prima fase simula perfettamente la crisi: fine dei valori in cui si era creduto, delusione, cancellazione una per una delle infinite voci della lista quarantennale "Cose da fare" sino a rimanere lì a guardare quanto sia invitante il telecomando della TV, ultima spiaggia dell'uomo civile, segno che non hai proprio niente di meglio da fare o da pensare.

Un po' quanto accade nel mondo esterno: si ritorna al nucleare, all'antiabortismo, al razzismo legalizzato. Tutto quanto c'è di civile è spazzato via da un colpo di spugna, e si fissa il telecomando con avidità sperando di riuscire a credere alle fandonie che ci promette, mica per altro, solo per poter mettere a pace l'obsoleta coscienza con flebo di "è giusto così", "non ci puoi fare niente", "poteva andare peggio".


Non c'è più ragione di lottare perché non c'è più niente per cui lottare. C'è mia figlia Neve, è vero, e le sto lasciando un mondo davvero schifoso, ma "non ci puoi fare niente", qualunque lotta io possa fare è inutile se anche Beppe Grillo, radunando milioni di italiani, non ha potuto cambiare di una virgola l'Italia.


Ecco: la prima fase è come una crisi.

Come un periodo di bonaccia, niente vento, niente nubi, erba arsa dal sole, nessuna forza per muoversi: stai lì nel prato sapendo che ti stai ustionando, eppure che altro puoi fare?


Ma io sono un uomo fortunato.

La mia fortuna è che adoro i temporali.

E devo essere anche un gran parafulmine, hehee.

S'è scatenato improvvisamente un temporale tremendo, acqua da affogare, vento da strappare le orecchie, e tanti tuoni e lampi che ne sono ancora rimbambito.

Adoro i temporali.

Ne sono uscito che non ho più certezze, non so cosa sia giusto e cosa no, tutto ciò che credevo è messo in discussione. E questo è un miracolo. Un bellissimo miracolo, dal momento che è l'unico modo per ricostruire da zero, a quarant'anni suonati, il proprio mondo; ed è l'occasione per tornare a riempire la lista delle "Cose da fare", ora trasformata in "Cose da fare IMMEDIATAMENTE".

E questa non è crisi, e no. L'occasione per migliorare la propria vita, per tornare a vivere, che la si colga o no, non può essere chiamata crisi.


Ora non so cosa sia vero, cosa sia bene, cosa farò domani. So che per una buffa coincidenza la realtà mi sembra sempre più un'unica grandiosa illusione, se ci penso ogni persona che conosco rappresenta un'esigenza, l'avventura, l'amore, il dovere, c'è Neve ad esempio che è la voglia di vivere e il motivo per cui vivere, e ognuno, sino al personaggio più insignificante, se vedo questo mondo come un palcoscenico ha una sua funzione precisissima.

Il che o significa che il mondo è un'illusione, o significa che lo percepisco distorto, o significa che devo avere ingerito muffe allucinogene sconosciute. :)


C'è un dottore, non ricordo il nome, che crede che il cancro sia il risultato di una vita sbagliata, e quindi possa essere curato cambiando la vita che siamo costretti a vivere in quella che vorremmo vivere, e quando deve annunciare ad un suo paziente che disgraziatamente ha un tumore, dice allegro "Complimenti! Lei ha l'occasione per cambiare vita".

Ecco, i miei quarantatré anni sono una bellissima neoplasia. Se ne può morire, afferrando il telecomando e riempendosi di morale preconfezionata modello "per impiegati e telespettatori", o se ne può vivere, ma vivere sul serio, non come ho fatto negli ultimi dieci anni.

Non so cosa farò domani, ma per ora il telecomando l'ho gettato nel cassonetto.

martedì 18 marzo 2008

Ambulanze, danze spaziali, pezzi di luna


Beh, e' giunto il momento di chiamare la neuro per un ricovero immediato.
Glub.
Un intero pianeta ricoverato in clinica. Come ipotizzò Douglas Adams, d'altronde. Mica scemo Douglas.

Dunque. La domanda è: quale evento ha deciso che siamo giunti alla frutta? Forse le balorde elezioni politiche in cui non votiamo né per un programma, né per un partito né per una persona ma per una coalizione o per la sua fotocopia? Forse il Governo, costituito da presuntuosi scrittori di fantascienza (traduz.: raccontafrottole) che non hanno alcun legame con la realtà oltre il proprio vasto portafogli? (sì, incidentalmente sto leggendo "La casta"). No, di più: forse perché la nostra vita è decisa dalle multinazionali farmaceutiche che ci spacciano per buone cose che manco al peggior nemico andrebbero date, e noi lì a credere che i vaccini siano cosa buona tanto da somministrare quel cocktail di veleni ai nostri figlioli già da lattanti, e sovvenzionare ricerche truffaldine?
No.
Cioè, sì, questi sono argomenti già validissimi per mettere in quarantena la Terra, ma stavolta a convincermi della follia planetaria è stato Internet.

Due siti: non saprei dire quale è più folle...

Il primo a pensarci su non dovrebbe essere tanto folle, se ci ha pensato sir Branson, il miliardario a capo dell'enorme Virgin. Non è uno stupido, e se fa qualcosa c'è di sicuro un motivo.
Ma questa qui è carina: su www.virgingalactic.com si pubblicizza la prima compagnia di voli turistici sub-orbitali per miliardari! Dall'anno prossimo chi acquista il salato biglietto può essere ospite dell'evoluzione della SpaceShipOne e divertirsi a fare l'astronauta. Per carità, niente uscite extraveicolari e niente allunaggi, siamo ancora lontani; ma danzare a gravità zero, vedere la Terra tonda nella sua corsia della Clinica Neurologica, scendere giù attraverso l'aurora boreale, beh, questo sì. Perdere tempo a guardare il bel sito in Flash è un obbligo. Magari dopo aver fatto un giretto su www.kiva.org.

Il secondo sito a pensarci su non dovrebbe essere tanto folle, ma questo già l'ho detto a proposito del primo. Dunque, le leggi dicono che nessun Governo può rivendicare diritti di possesso sui corpi spaziali. Ma non è così per i privati.
Ai tempi della colonizzazione americana i coloni prendevano possesso degli appezzamenti semplicemente dichiarando "questa terra è mia", e una coppia di simpaticoni inglesi (connazionali di Branson, quindi: e io che pensavo che i matti fossero gli americani!) ha rispolverato questa vecchia usanza. Ha indicato la Luna e ha detto "Mia!", ha puntato Venere e "Mia", e così Marte: "Mio!". E ora vendono su Internet appezzamenti di terreno di questi tre corpi, in previsione della colonizzazione che, NASA, ESA o altri, verrà fatta da qui al prossimo secolo. Un acro 16 sterline, 10 acri 94 sterline. Con documenti originali, mica cacchio. www.moonestates.com.
Ovviamente è una truffa. Questo almeno è il primo pensiero, ma se il pensiero fosse corretto non starei qui a scrivere di cliniche e pazzi: già da anni ci sono romantici affaristi che vendono il diritto a dare nomi alle stelle, mia figlia alla nascita ha ricevuto in regalo una stellina di Ercole che ora porta il nome di Neve... Certo, nome usato solo all'interno della società che ha incassato i soldi, ovvio: il mondo scientifico non sa, non saprà mai e non deve sapere che la stellina di Ercole da tre persone viene chiamata con un nome diverso da quello universalmente accettato dagli astronomi.
Così se ne scrivo significa che il pensiero "è una truffa" non è esatto: il possesso di Luna, Marte e Venere, la vendita dei terreni a prezzi popolari, i contratti registrati... E' tutto LEGALE! Porca vacca, i tipi hanno rispettato tutte le leggi e ora la loro è un'attività lecita e legale. Ecco perché ne parlo qui. Trenta euro, un acro (4000 metri? Non sono esperto), niente tasse da pagarci su, e se un giorno ci atterra un astronauta gli chiedi il pedaggio.

Ambulaaanzaaaaa!!