Una civiltà primitiva quando entra a contatto con una civiltà più progredita soccombe. E non disturbiamo Pizarro e la sua mandria di fucilieri sportivamente a caccia di indios o i cartelli vendesi schiavo nero semiusato a prezzo di realizzo. Prendiamo proprio il caso del paesino del Nepal che diventa meta turistica, improvvisamente le capre non sono più ragione di vita, diamogli cinque anni e vedremo cellulari, parabole e ADSL tra le priorità della popolazione.
Sei primitivo? Io sono tecnologicamente avanzato. Piacere e condoglianze.
Su Star Trek l’hanno risolto con la Prima Direttiva: “mica è bello entrare in contatto con civiltà poco progredite, finiremmo col cambiarle e renderle simili a noi o altri disastri”.
E anche noi crediamo che sia una cosa mostruosa quando una società avanzata distrugge una società meno dedita a cose come la tecnologia, l’ansia, la fretta e il creare code ai caselli autostradali nei ponti festivi: insomma una civiltà primitiva. :)
Mi spiego: c’era una società agricola e di artigiani che è stata distrutta nello scontro con una società che aveva inventato le macchine a vapore e i turni in fabbrica. La società che aveva fatto dei cavalli il proprio mezzo di trasporto riempendo il mondo di abbeveratoi, stalle, maniscalchi e carrettieri è stata colonizzata e spazzata via dall’incontro con la società che usava i motori a scoppio e i treni, e questi colonizzatori hanno distrutto abbeveratoi stalle eccetera sostituendole con benzinai, asfalto, caselli autostradali, parcheggi e assicuratori. Così una società basata sulla meccanica capace di creare la pascalina e il contometro è stata annientata da una società che le ha presentato l’elettricità, e questa a sua volta si è arresa sino all’estinzione di fronte a una civiltà che usa l’informatica ovunque, tanto che oggi non esiste nulla senza processori e programmi.
Sono esempi a caso ma ogni volta che qualcuno ha fatto fare un balzo avanti alla tecnologia lungo strade nuove ecco che il risultato è stato lo stesso che se avessimo incontrato una civiltà più progredita: prima eravamo su una strada che conoscevamo sin troppo bene, vedevamo dove andava e come ci andava, e di colpo un bivio, si cambia percorso, ci si scontra con il nostro futuro e si soccombe ad esso.
A ogni balzo tecnologico in avanti è come se due società, la vecchia e la nuova, si scontrassero ed entrassero in competizione per una vittoria scontata. Quindi siamo stati invasi mille volte da noi stessi, mille volte abbiamo dovuto soccombere per lasciare il dominio all'invasore più progredito.